TERAPIA AD ONDE D’URTO

Cos’è la Terapia ad onde d’urto?

Le Onde d’Urto (OU) sono onde acustiche, ovvero impulsi sonori, che producono stimolazioni meccaniche locali capaci di indurre importanti effetti biologici estremamente efficaci sul dolore e sulla riparazione dei tessuti.

Le OU sono fondamentalmente di due tipi: focali o radiali. In fisioterapia le più utilizzate sono le radiali, perfette per il trattamento di più del 95% delle comuni affezioni muscoloscheletriche.

La terapia ad Onde d’urto è una delle terapie più efficaci presenti sul mercato ed ha una percentuale di successo di circa l’85%, per il restante 15% possono essere diversi i motivi per la mancata risoluzione, come ad esempio l’aver trascurato per troppo tempo il dolore favorendo inesorabilmente, la degenerazione massiva dei tessuti.

Se dovessi ricadere in questa minoranza, sarà il fisioterapista specializzato di Elite a farti visitare da un medico Ortopedico, in grado di aiutarti con una terapia più aggressiva, ad esempio utilizzando le infiltrazioni locali di cortisone; queste ultime non vengono scelte come prima linea terapeutica e gli si preferisce la terapia conservativa, quindi le onde d’urto, poiché possono presentare diversi effetti collaterali tra cui peggioramento iniziale del dolore, ulteriore formazione di calcificazioni in strutture tendinee o legamentose, indebolimento/rottura del tendine o del legamento se direttamente infiltrato, infezioni locali, glaucoma, ipertensione, osteoporosi e predisposizione al diabete.

Quindi, meglio prevenire che curare!

In ogni caso, non si può sapere a priori come potrà andare il trattamento, sappiamo però che le evidenze scientifiche ci mostrano come 8,5 persone su 10 risolvano con successo il loro dolore!

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A cosa servono le onde d’urto e per quali condizioni sono indicate?

Le onde d’urto hanno un effetto antinfiammatorio, antidolorifico, antiedema (gonfiore) e un’azione di rigenerazione cutanea. In campo ortopedico e quindi muscolo-scheletrico, le onde d’urto sono indicate per la cura di patologie, sia in fase acuta che cronica, a carico delle ossa (es. calcificazioni) e dei tessuti molli (es. tendini e legamenti).

  • Spalla dolorosa;
  • Tendinopatia del sovraspinato e dei tendini della spalla in generale;
  • Tendinopatia calcifica del sovraspinoso e di spalla;
  • Epicondilite ed epitrocleite;
  • Tendinopatia rotulea, tendinopatia dei legamenti del ginocchio, calcificazione dell’inserzione del quadricipite;
  • Fascite plantare o tendinite della pianta del piede, sperone calcaneare, spina calcaneare;
  • Tallonite di Haglund e tendinopatia calcifica del tendine d’achille;
  • Sindrome della bandelletta ileo-tibiale;
  • Trocanterite e tendinopatie dei glutei;
  • Tendinite della zampa d’oca;
  • Miositi ossificanti;
  • Fibrosi dei tessuti;
  • Strappo muscolare;
  • Calcificazione e ossificazione;
  • Algodistrofia;
  • Fratture da stress;
  • Ritardi nella guarigione delle fratture;
  • Dolori al piede, alla spalla, alla caviglia, al ginocchio, al gomito

Per approfondire

Le controindicazioni sono in linea con le altre terapie fisiche come laser, tecar, ultrasuoni. Chiaro è che l’applicazione della terapia deve essere eseguita da fisioterapisti adeguatamente formati che conoscano bene il macchinario, così come per tutte le cose. La formazione dei nostri fisioterapisti, per noi di Elite, è di primaria importanza, in primis per te e per la tua sicurezza.

  • Problemi di coagulazione e l’utilizzo di farmaci fluidificanti del sangue come l’eparina;
  • Patologie tumorali locali e sistemiche in via di definizione;
  • Gravidanza e problematiche uterine;
  • Neuropatie periferiche sistemiche come nel caso del diabete;
  • Infezioni locali dei tessuti, compreso l’osso;
  • Pacemaker se si trova nelle vicinanze della zona da trattare;
  • Adolescenti e bambini poiché sono ancora in fase di sviluppo

Le onde d’urto, in fisioterapia, NON si utilizzano a scopo “distruttivo”, così come invece accade in ambito urologico (es. calcoli renali), ma si utilizzano per i loro effetti benefici sul dolore e sulla stimolazione del metabolismo, accelerando e incentivando notevolmente i tempi di guarigione. Anche in presenza di calcificazioni o di spine ossee, come ad esempio nel caso della spina calcaneare, l’obiettivo è di stimolare il corpo alla riparazione e all’auto-guarigione, non alla “distruzione”. Il trattamento ad onde d’urto, benché il risultato finale sia di tipo anti-infiammatorio, nel concreto è un trattamento pro-infiammatorio finalizzato ad incrementare o risvegliare il processo infiammatorio allo scopo di richiamare grosse quantità di sangue contenti ossigeno, nutrienti e sostanze in grado di risolvere l’infiammazione e di promuovere, quindi, la guarigione.   

Il trattamento è composto da 4 applicazioni della durata di circa 10-15 min che si possono eseguire in 2 o 4 settimane.

Il terapista selezionerà la superficie su cui lavorare, quella dolorosa o legata alla patologia e applicherà un gel sulla parte superiore della sonda, ciò ha il compito di aiutare le onde d’urto a penetrare uniformemente nei tessuti. Durante il trattamento con onde d’urto, il terapista potrà rimanere fisso sulla zona bersaglio della terapia oppure spostare continuamente la sonda su o nei pressi dell’area selezionata, a seconda della superficie interessata dal trattamento.

Gli effetti benefici si hanno tendenzialmente a circa 30-45 giorni dalla fine del ciclo, sebbene molti pazienti traggano beneficio gradualmente ad ogni applicazione della terapia con recupero lampo.    In questo periodo, i sintomi e l’infiammazione possono essere soggetti a fluttuazioni con miglioramenti e peggioramenti non costanti, che non devono scoraggiare poiché significa che il corpo sta lavorando e sta riparando il danno.   

Generalmente, le onde d’urto, se eseguite correttamente e con elettromedicali idonei, sono ben tollerate e non invasive; in certe situazioni, però, non risulta una terapia molto piacevole. Ad ogni modo, il requisito fondamentale è quello di rispettare e andare incontro al dolore in maniera graduale, per cui l’intensità deve sempre essere adattata alla soglia di tolleranza del dolore del paziente.   

Può succedere che nella notte e/o nel giorno successivo ci possa essere un aumento dei sintomi e la formazione di piccoli ematomi superficiali e di breve durata nell’area del trattamento. Questo non deve essere interpretato negativamente, ma come una possibile risposta positiva alla stimolazione meccanica sui tessuti.   Le OU, così come tutte le terapie fisiche, andrebbero sempre abbinate ad altre terapie (come la terapia manuale e l’esercizio terapeutico) e alle preziose indicazioni del fisioterapista. Questo perché ogni patologia deve essere trattata nella sua interezza senza tralasciare i tessuti e le strutture che sono funzionalmente connesse al problema come il polpaccio e la postura nel caso dello sperone calcinare, ad esempio.  Ogni azione terapeutica deve essere guidata dal ragionamento clinico e dall’attenta valutazione di un professionista specializzato.   

Elite Fisio Medical Lab - Terapia ad onde d'urto
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