Elite Fisio Medical Lab

PATOLOGIE CERVICALI – GENERALITÀ

CERVICALGIA: non rappresenta una specifica patologia, ma il dolore che, insieme alla rigidità, caratterizza i processi patologici del tratto cervicale.

Tra le patologie cervicali troviamo: artrosi, sindrome delle faccette, cervicobrachialgia, ernia del disco, stenosi vertebrale, sindrome dello stretto toracico, colpo di frusta, sindrome miofasciale, problematiche delle vertebre toraciche e disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).

VERTIGINI CERVICALI: una vertigine è qualsiasi tipo di percezione di movimento in assenza, però, di reale movimento.

Le vertigini cervicali sono condizioni comuni e sono spesso associate alle patologie cervicali. Nel paziente con cervicalgia, l’incidenza delle vertigini è molto alta, oscillando tra il 40 e l’85%. Le vertigini sono molto frequenti soprattutto successivamente a colpo di frusta o a mantenimento prolungato di errate posture nel tempo.

Le persone con vertigini cervicali di solito lamentano un peggioramento con i movimenti della testa che evocano dolore cervicale e mal di testa; se diversamente è necessaria una visita degli specialisti Neurologo e/o Otorinolaringoiatra.

ARTROSI CERVICALE (SPONDILOSI): patologia degenerativa a carico della cartilagine articolare e della porzione di osso sottostante le vertebre cervicali. L’artrosi è spesso dovuta a condizioni che posso predisporre o aumentare il rischio di sviluppare la patologia come la genetica, le attività lavorative e sportive usuranti e ripetute nel tempo, le malattie metaboliche, l’obesità e i traumi articolati (es. fratture e lussazioni). I sintomi cardine sono la rigidità, il dolore e l’impotenza funzionale.

OSTEOFITOSI: calcificazioni, speroni, becchi, osteofiti, sono tutti sinonimi per riferirsi a quelle neoformazioni localizzate in prossimità delle superfici articolari delle vertebre interessate, che in questo caso sono cervicali. L’osteofitosi rappresenta il tentativo fallimentare di compenso del corpo allo scopo di rispristinare le superfici di contatto articolare.

Le manifestazioni tipiche sono la rigidità e il dolore, ma nei casi in cui gli osteofiti riducono il diametro dei forami vertebrali possono causare irritazioni a carico delle radici nervose (radicolopatia) fino ad arrivare, nei casi più gravi, a creare vere e proprie compressioni del midollo spinale (mielopatia).

RADICOLOPATIA: patologia del sistema nervoso periferico (neuropatia) che interessa una o più radici di un nervo spinale. Solitamente si verifica per compressione meccanico/chimica di una radice a livello punto di emergenza delle fibre nervose. Il disturbo si manifesta in sede di lesione e lungo il decorso della radice muscolare e cutanea corrispondente (dermatomero) con dolore, alterazione della sensibilità, ridotti tono e riflessi muscolari. Questa condizione può verificarsi in seguito a discopatie, artrosi, artrite, traumi della colonna vertebrale, spondilolistesi, ecc.

MIELOPATIA CERVICALE: sindrome da sofferenza del midollo spinale cervicale in cui la normale trasmissione degli impulsi nervosi può essere perturbata o interrotta. La mielopatia cervicale, per ragioni anatomiche, può coinvolgere braccia, mani, gambe e controllo sfinterico di vescica e intestino.

ERNIA DEL DISCO CERVICALE: fenomeno traumatico-degenerativo a carico del disco intervertebrale in cui la sostanza acquosa di cui è costituito fuoriesce parzialmente o totalmente negli spazi interspinali ove può prende contatto con le strutture nervose (radici e/o meningi e midollo spinale). Le cause possono essere traumatiche, congenite o, più frequentemente, degenerative. Il quadro clinico coincide esattamente con quello di una classica radicolopatia cervicale, la cervicobrachialgia.

CERVICOBRACHIALGIA: radicolopatia di una o più radici nervose cervicali (C1-C7). La problematica si manifesta tipicamente con dolore, alterazioni della sensibilità, della motricità e dei riflessi nel dermatomero corrispondente: dal collo si irradia lungo il braccio fino alla mano.

STENOSI CERVICALE: si tratta di una patologia caratterizzata da restringimento (stenosi) del canale spinale cervicale in cui è allocato il midollo. Questo restringimento può provocare la compressione del midollo spinale (mielopatia cervicale) e/o delle radici nervose (cervicobrachialgia) provocando dolore e alterazioni funzionali delle strutture nervose coinvolte. La stenosi spinale può verificarsi a causa dell’artrosi, ma può anche essere il risultato di esiti traumatico-infiammatori (fratture e instabilità) o conseguenza di ernie o tumori.

SINDROME DELLO STRETTO TORACICO (TOS): sindrome da compressione delle strutture neuro-vascolari nel loro passaggio attraverso il tunnel cervico-toraco-brachiale formato anteriormente dal muscolo scaleno anteriore, posteriormente dallo scaleno medio e inferiormente dalla prima costa. Quasi la totalità dei TOS (95-98%) interessano i nervi, mentre l’altro 2-5% colpisce le strutture vascolari. I sintomi più comuni sono dolore diffuso tra cervicale, petto e spalla con alterazioni della sensibilità come formicolii, intorpidimento e debolezza a carico dell’arto superiore fino alla mano. Le cause possono essere congenite (varianti anatomiche patologiche e non) oppure acquisite in cui un evento traumatico, come un’attività ripetitiva, o lo stile di vita, ad esempio fumo e obesità predispongono per lo sviluppo di questa sindrome.

COLPO DI FRUSTA: si tratta di un meccanismo traumatico distorsivo di accelerazione-decelerazione del tratto cervicale. Può essere la conseguenza di tamponamenti stradali posteriori o laterali, di traumi sportivi (immersioni, snowboard, basket) oppure di altri tipi di cadute. L’impatto può provocare fratture ossee e/o lesioni dei tessuti molli che, a loro volta, possono portare ad un insieme di manifestazioni cliniche denominate Whiplash Associated Disorders (WAD). Si stima che circa il 30-50% dei pazienti che subisce un colpo di frusta, svilupperà problematiche cervicali croniche. Questo significa che il colpo di frusta non va assolutamente sottovalutato. Esso, essendo un meccanismo traumatico, produce quadri clinici variabili a seconda della gravità dell’impatto e delle strutture coinvolte, ma i sintomi che non mancano mai sono la rigidità e il dolore, che può anche assumere i caratteri di una radicolopatia.

SCOLIOSI: tipica dell’età evolutiva, essa rappresenta alterazione tridimensionale del fisiologico allineamento delle vertebre della colonna e della regione dorsale della schiena. La scoliosi è caratterizzata dalla progressiva rotazione di un segmento vertebrale che si sviluppa nel corso della crescita. Il 70% delle scoliosi sono di causa ignota e si possono avanzare solo delle ipotesi come disfunzione neurologica centrale, anormalità del tessuto connettivo e fattori genetici. Il restanti casi si classificano come secondari ad altre problematiche come malattie congenite, traumi, atteggiamento posturale scorretto, disequilibri muscolari e patologie neurologiche. Tra le patologie che affliggono la cervicale, accenno anche alle scoliosi poiché alterazioni possono ripercuotersi anche a livello a questo livello, non solo toracico.

SINDROME MIOFASCIALE: condizione in cui la disabilità e il dolore sono determianti dal fenomeno trigger points. I trigger points sono strutture simili alle contratture muscolari che possono irradiare il dolore a distanza (dolore riferito) in aree distanti ma prevedibili che sono caratteristiche per ogni muscolo.

Le cause sono da riconducibili principalmente a sovraccarichi al lavoro, nello sport o nel tempo libero.

FASCIA: strato di tessuto connettivo fibroso che circonda i muscoli, i gruppi muscolari, i vasi sanguigni, i nervi e gli organi permettendo di creare continuità tra le varie strutture. Essa non svolge solamente funzioni di connessione, ma anche di sostegno e di protezione, trasmissione delle forze muscolari, e, inoltre, grazie alla alta densità di recettori, fornisce informazioni continue al cervello sulla percezione della postura e del movimento, che a loro volta influenzano coordinazione e senso della posizione.

DISORDINI TEMPORO-MANDIBOLARI (ATM): sono un insieme di problematiche che caratterizzano l’Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM) e le strutture funzionalmente connesse ad essa. Il disturbo può essere intra-articolare, di natura degenerativa, oppure extra-articolare a causa di uno squilibrio o di un’iperattivazione dei muscoli mandibolari e cervicali. Esiste, infatti, una forte correlazione tra postura cervicale e distrurbi mandibolari. I sintomi principali sono dolore locale a tempie e mandibola, mal di testa frontale e irradiazioni nella zona di spalle, schiena, e cervicale.