Mal di schiena acuto - come mi devo comportare?

TRATTAMENTO DEL MAL DI SCHIENA A VILLAFRANCA DI VERONA

Nella vita la maggior parte di noi sperimenterà almeno un episodio acuto di mal di schiena. La stragrande maggioranza dei casi, se inquadrati e gestiti correttamente, si risolverà entro poche settimane.

Diversi possono essere i fattori scatenanti del dolore, alcuni noti, altri sconosciuti.

Forse di recente hai affrontato un lungo viaggio in auto, fatto un trasloco o riorganizzato il salotto. Forse hai deciso che era giunto il momento di rimetterti in forma e di tornare in palestra come un tempo. Ecco che, a questo punto, inizia il dolore.

Possiamo definire tre fasi temporali a cui corrispondono tre livelli di severità del mal di schiena:

  • fase acuta: dura fino a 4-6 settimane ed è caratterizzata da sintomatologia dolorosa molto intensa e altamente invalidante. Riguarda il 75-90% dei pazienti;
  • fase subacuta: ha una durata che si prolunga dalle 4 settimane ai 3 mesi, è intermittente (a volte c’è a volte non c’è) ed è caratterizzata da una sintomatologia dolorosa discretamente intensa a potenziale rischio di disabilità. Riguarda il 25-50% dei pazienti.
  • fase cronica: ha una durata che si protrae oltre i 3 mesi, permane in maniera costante ed è caratterizzata da costante sintomatologia moderatamente dolorosa, ad alta disabilità. Riguarda il 6-10% dei pazienti.

La colonna lombare è composta funzionalmente da 6 vertebre (L1-L5+S1) separate dai dischi intervertebrali e da vari strati di muscoli, tendini e legamenti. Tutte queste strutture lavorano insieme per donare forza, stabilità e flessibilità alla schiena.

Il naturale tempo di guarigione di queste strutture, come detto in precedenza, è di 4-6 settimane e l’esercizio fisico rappresenta l’elemento chiave per favorire questo processo.

La lombalgia acuta, molto spesso, si manifesta perché il corpo non è abituato a sopportare determinate sollecitazioni, semplicemente perché non è preparato a sostenerle. Lo stress eccessivo delle strutture è sicuramente la causa principe di questo disturbo.

Siccome la schiena è essenziale per svolgere tutti i movimenti, il dolore in questa zona può risultare molto debilitante.

Per riprendersi da un episodio acuto di mal di schiena, l’esercizio e la terapia manuale sono efficaci, ma alla pari vi sono anche la modifica dello stile di vita e l’adozione di posture corrette e specifiche al lavoro, a casa e nel tempo libero, imparando quindi a muoversi correttamente e ad eseguire nel giusto modo le varie attività di tutti i giorni.

La nostra colonna si è evoluta e sviluppata per adattarsi al meglio a tutte le varie situazioni che la vita ci presenta. La cosa che però non tollera nel modo più assoluto è l’assunzione di posizioni statiche e prolungate nel tempo. Noterai quindi un irrigidimento e un aumento del dolore, per cui cerca di interrompere questo circolo vizioso ed evita l’immobilità, muoviti ogni 20-30 minuti!

Ad esempio se ti siedi e mantieni una posizione curva in avanti per lunghi periodi, i tuoi muscoli alla fine si affaticano e possono crearti situazioni fastidiose, quindi è consigliabile sedersi con la parte superiore della schiena sostenuta dallo schienale e magari aggiungere un cuscino a sostegno della parte bassa. Ancor più importante, lo ribadisco, è di ricordare di alzarsi e di muoversi. Al corpo piace!

Il tuo medico, per aiutarti durante questo periodi iniziale, può suggerirti di assumere anti-infiammatori o antidolorifici allo scopo di prevenire posture e/o movimenti errati dettati dal dolore. Questo però potrebbe funzionare solo se si tratta di uno dei primi episodi, diverso è se si tratta di mal di schiena persistente e ricorrente.

Una volta che la fase acuta è controllata, è necessario introdurre degli esercizi dolci e calibrati su indicazione del fisioterapista: creerà un percorso terapeutico basato sul tuo caso specifico, poiché non tutti i mal di schiena sono uguali.

Questi esercizi risultano più efficaci se fatti poco, ma spesso durante la giornata.

A questo punto la situazione continuerà a migliorare. Contestualmente è il caso di aumentare il livello di difficoltà dell’esercizio fino ad arrivare alla normale routine di tutti i giorni, con palestra, nuoto, corsa o ciclismo.